martedì 18 aprile 2017

Schegge Budo e Zen - 18 aprile 2017



 
"Confusione, paure personali e presunzione possono presentarsi. Per combatterle, devi risollevare le tue energie con un forte grido di battaglia."

Shozo Kato Sensei



"Hai mai fatto l’esperienza di fermarti del tutto,
di essere così totalmente nel tuo corpo,
di essere così totalmente nella tua vita
che quel che già sapevi e quello che non sai,
e quel che è stato e quel che ancora deve essere,
e le cose come stanno proprio ora
non ti danno neanche un filo d’ansia o disaccordo?
Sarebbe un momento di presenza totale,
al di là della lotta, al di là della mera accettazione,
al di là della voglia di scappare o sistemar le cose o tuffarcisi dentro a testa bassa:
un momento di puro essere, fuori dal tempo,
un momento di pura vista, pura percezione,
un momento nel quale la vita si limita a essere,
e quell’ 'essere' ti prende, ti afferra con tutti i sensi,
tutti i ricordi, fin dentro i geni,
in ciò che più ami,
e ti dice: benvenuto a casa..."


Jon Kabat Zinn



"Senza desideri qualunque cosa è sufficiente.
Cercando, si impoveriscono miriadi di cose.
Semplice verdura può placare la fame.
Una veste rattoppata è abbastanza per coprire questo vecchio corpo piegato.
Solitario, cammino con un cervo.
Allegramente, canto con i bambini del villaggio.
Il ruscello sotto il dirupo purifica le mie orecchie.
Il pino sulla cima del monte riempie il mio cuore."

Daigu Ryōkan




"Siamo stati abituati, dalla nostra educazione mercantile, a concepire il risultato come il prodotto di uno sforzo.
Se ci siamo impegnati ci aspettiamo un buon risultato e aspettiamo una medaglietta in contraccambio.
Nella pratica Zen la 'Realizzazione' è prima, all'origine del nostro stesso applicarci.
Ci applichiamo al nostro esercizio perché è la nostra vita, la nostra Realizzazione.
Questo in ogni ambito ma in Zazen diviene estremamente evidente.
Se sedete in Zazen in cerca di qualcosa, della serenità ad esempio, la serenità vi sfuggirà, malgrado ogni sforzo potrete aver espresso.
Il tentativo di afferrare qualcosa fa sì che questa sfugga.
Al momento del suo Risveglio il Buddha comprende intimamente che l'interrelazione di tutte le esistenze è già in piena, perfetta armonia.
Pertanto il nostro sforzo deve essere l'accettazione e l'espressione di questa concordia fondamentale che, qualunque cosa accada, non viene mai meno.
Quindi il nostro sforzo non è nella misura di aggiungere o togliere qualcosa altrimenti sarà vano."

P. Taigō Spongia Sensei



"Scivolar via dalle innumerevoli parole della furbizia.
Avere orecchie per ascoltare e rimanere.
Dov'è che dell'es-senza rimane l'essenziale?
Risplende nuova vita in ogni dove senza fare rumore.
Senza consenso né compenso, senza clamore.
Posso ancora imparare a fare a meno di me."


Monica De Marchi








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